“...la gran torre, scevra nelle finestre e nelle volte dal sesto-acuto signora quasi del sito, si eleva nel mezzo all’altezza di oltre sessanta braccia modenesi ed è il più nobile resto di quel castello…”.
Il Borgo della Montina, di cui fa parte l’antica Torre, è un’importante testimonianza storica salvata dall’abbandono, grazie ad un ambizioso progetto di restauro scientifico e conservativo. Oggi il Borgo della Montina ha riacquistato il suo antico splendore e rappresenta il cuore esclusivo del Maranello Resort.
Le prime tracce storiche del Borgo si trovano in un documento datato 996, dove viene citata la “Torre di Pietrobono della Montina”.
La località di Torre Maina si è sviluppata attorno alla famiglia Amaglini che risiedeva nella Torre della Montina.
Ad un occhio attento non sfuggono gli elementi che richiamano il passato di fortificazione edificata come granaio e come difesa.
Sono infatti ancora visibili gli spessi muri in sasso, che caratterizzano la torre, e parte della merlatura originale.
La tradizione racconta che questa torre abbia ospitato anche San Bernardino da Siena, durante la sua missione in questo territorio.
Passano i secoli e la necessità di difendersi viene meno, così anche per il Borgo giunge il momento di arrendersi allo scorrere del tempo.
Gli edifici un tempo utili a proteggere gli abitanti del “forte castello”, poi ospitarono le famiglie e le botteghe degli antichi mestieri necessari al sostentamento della vita dell’antico borgo in una terra dalla fiorente vocazione agricola.
Negli ultimi anni del XIX sorgono, accanto alla torre, gli altri edifici dalle caratteristiche tipiche dell’edilizia rurale appenninica modenese.
La casa, la stalla con il suo fienile e il deposito attrezzi si accorpano al Borgo, qualificandosi come uno dei borghi più suggestivi del paesaggio collinare della Valle del Tiepido.
A partire dal 2023 il Borgo è stato oggetto di un attento restauro conservativo, effettuato nel pieno rispetto dell’architettura originale. Si apre così un nuovo capitolo per l’antica Torre, che da oltre mille anni svetta ai piedi delle colline, custode del passato di tutti gli abitanti di Maranello.
La storia e la passione per le gare automobilistiche sportive hanno attraversato il Borgo della Montina.
Nel 1937, Francesco Severi, noto come Franì, discendente di una delle nobili famiglie che hanno abitato il borgo, trionfò nella leggendaria corsa automobilistica Targa Florio.
Una prestigiosa copia dell’originale Targa Florio vinta da Franì, gentilmente omaggiata dai discendenti della famiglia Severi, è custodita all’interno del Borgo all’interno della sala dedicata agli eventi un prezioso cimelio che testimonia il legame tra il territorio di Torre Maina di Maranello e i motori.
Le straordinarie abilità di Franì e in generale della famiglia Severi, attirarono l’attenzione di Enzo Ferrari in persona.
Indomiti e audaci, affrontarono il pericolo per sfidare la velocità, diventando abili collaudatori e copiloti per la Scuderia più famosa al mondo.
L’attuale famiglia, proprietaria del Borgo della Montina, ha voluto rendere omaggio alla storia del territorio a forte vocazione motoristica, attraverso la scelta stilistica dell’arredo al tempo delle grandi vittorie.
Il design, ispirato al tardo Art Decò degli anni ’30, cattura l’eleganza e l’atmosfera di un’epoca che ha segnato profondamente Maranello, celebrando non solo le imprese di Francesco Severi e dei suoi contemporanei, ma anche il legame tra tradizione, storia e passione per i motori.
Questa filosofia ha reso ogni angolo un suggestivo viaggio nel tempo, dove il fascino del passato incontra il comfort del presente, offrendo un’esperienza di soggiorno unica e indimenticabile.
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